Ci
vorremmo soffermare serenamente e con la massima obiettività sul trattamento
riservato ai podisti che esercitano un’attività motoria del tutto lecita e
senza procurare danno ad alcuno. L’uomo o la donna che corrono nei pressi di
casa sono spesso presi di mira da persone che, non si sa bene se li invidino o
compatiscano. In entrambi i casi questi atteggiamenti sono gravemente lesivi
delle libertà individuali. L’ormai certa assenza di gare locali presumibilmente
per tutto l’anno ed anche oltre, comporta per il mondo dei ”runners” una
privazione non da poco, poiché quel mondo è fatto di amicizie, di sana
competizione, di rispetto delle regole e di occasione per ritrovarsi. Nulla di
tutto questo ci potrà essere per molto tempo. Ma poiché lo sport è anche salute
e cura del proprio fisico, un minimo di attività motoria è stato concesso dai
vari DPCM. Quindi non si capiscono derisione ed a volte vera violenza verbale
nei confronti di chi corre. Non suscita sdegno alcuno se una persona, abbassata
la mascherina si fuma per strada una bella sigaretta, né suscita perplessità
l’interminabile passeggiata, spesso ripetuta più volte al giorno, per portare
fuori il proprio o l’altrui cane. Ne rende perplessi che qualcuno si reci più
volte nella giornata al supermercato vicino casa per poi uscire magari con un
solo acquisto dopo un’ora di girovagare tra gli scaffali. Il podismo cerca,
come tutti noi, di avere i suoi spazi senza andare ad infastidire nessuno. Si
sta cercando di inventare delle gare virtuali dove ognuno singolarmente si
cimenterà su una distanza prefissata per poi vedersi inserito in una classifica
finale. Non ci sarebbe nulla di male, ma molti di noi hanno timore di correre
sotto casa o nel parcheggio del cortile condominiale perché derisi dal vicino o
dallo sconosciuto che si sta fumando l’ennesima sigaretta sul balcone.
Bisognerà rendersi conto che al di là di Decreti e normative gran parte del
nostro vivere quotidiano dovrà essere gestito dalla nostra intelligenza e dal rispetto
degli altri, in un’ottica che la libertà di ognuno termina dove inizia quella
dell’altro. Sarebbe un buon esercizio di democrazia. Comunque per il 25 Aprile
si è programmata una 5 km virtuale che sta riscuotendo buon interesse. E ci
sarà anche, alle 9.30 dello stesso
giorno un momento collettivo di ricordo dei tanti morti e, perché no
anche di una data che da sempre ha significato libertà e rispetto per gli
altri.
Pier Marco Gallo
Pier Marco Gallo